martedì 4 novembre 2014

THE JUDGE






Buongiorno guys.
Oggi vi parlerò di The Judge, film del 2014 diretto da David Dobkin con un cast stellare, composto da Robert Duvall, Robert Downey jr, Vincent D'Onofrio, Billy Bob Thornton e Vera Farmiga.

La sinossi ufficiale recita:

Hank Palmer è un affermato avvocato difensore di criminali. Quando torna nella piccola città d’origine per i funerali della madre, ad attenderlo trova il padre Joseph, stimato e onesto giudice, e i suoi due fratelli. Il rapporto con il padre è freddo e conflittuale, ma quando l’uomo viene accusato di omicidio, Hank decide di restare e aiutarlo difendendolo in tribunale. Il crimine di cui è accusato riguarda un omicida che lui stesso aveva condannato vent’anni prima. Il giudice non ricorda nulla e Hank è l’unico che crede nella sua innocenza.

Partendo da queste premesse lo spettatore crederà di trovarsi dinanzi a un thriller giudiziario, niente di più sbagliato. In realtà il processo passa in secondo piano davanti al dramma di un padre e di un figlio che cercano di riallacciare un rapporto logorato da anni. Vi farà riflette su quanto sia difficile il "mestiere" del padre. E quanto sia complesso per un figlio comprendere atteggiamenti all'apparenza duri e schivi, ma che in realtà sono dettati da un amore viscerale verso la propria prole.
Indubbiamente tutti noi ci rivedremmo nel rapporto conflittuale fra padre e figlio. E magari penseremo a quanto poco abbiamo fatto per venire in contro a chi nella propria vita ha come massima aspirazione la nostra felicità.
Ho apprezzato molto la forza di alcune scene (una nel bagno è molto cruda, un vero e proprio pugno nello stomaco). Mentre ho apprezzato un po meno l'aver tirato un po via le scene del processo, sicuramente visto la lunghezza di per se importante dell'opera, gli autori avranno preferito lavorare più nel comparto drammatico e meno sul thriller. Però a mio giudizio sarebbero bastati 10 minuti in più di processo per rendere tutto più appassionate.
Parlando dell'interpretazioni ho gradito molto il sempre verde Robert Duvall, bravo a portare sullo schermo un padre austero e autoritario e Vincent D'Onofrio, qui in una parte inusuale, quella del figlio un po succube e intimorito. E il protagonista?. Be la parte è stata scritta appositamente per lui (non a caso produce il film insieme alla moglie Susan Downey) però a mio giudizio visto la bravura e la caratura dell'attore dovrebbe cercare di sperimentare di più. Anche in questo film si trova a interpretare (come in Iron Man e Sherlock Holmes) la parte del brillante t***a di c***o dal cuore d'oro, per l'amor di Dio Robert è fenomenale, però il rischio è che lo spettatore si stufi di vederlo sempre negli stessi panni.
Chiudo augurandovi buona visione dal vostro S. Tripaldi 

 


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